La Corte di Appello di Milano, con la sentenza n. 2836, del 6 settembre 2022, ha dichiarato vessatoria e di conseguenza nulla la clausola “Floor”.
Com’è noto, la clausola denominata “Floor” viene calcolata applicando un tasso ottenuto, di volta in volta, sommando un parametro base ( Euribor) con una percentuale fissa ( spread ), con la particolarità che il limite minimo al valore del tasso complessivo può essere applicato in maniera ben superiore a quello che si avrebbe sommando algebricamente l’Euribor con lo spread.
In altri termini la clausola Floor rappresenta una forma di protezione della remunerazione bancaria, messa al riparo da riduzioni troppo marcate dell’Euribor.
Le banche, però, nell’applicazione della clausola Floor hanno previsto una limitazione dei tassi verso il basso ma non un analogo meccanismo di limitazione verso l’alto (clausola Cap), in modo da tutelare solo il proprio rischio e non quello dei consumatori.
A partire dal marzo 2015 e fino all’estate 2022 le politiche monetarie europee hanno spinto i valori dello spread in negativo con la conseguenza di aver innescato nei mutui a tassi variabile l’applicazione della clausola Floor e l’aumento fittizio dell’importo della rata dei mutui nella quota interessi.
Motivo per il quale la Corte di Appello di Milano, rifacendosi anche a precedenti pronunce della Corte di Giustizia Europea, ha ritenuto che tale clausola dovesse essere considerata vessatoria con tutte le conseguenze di legge che ne derivano.
Lo Studio Legale Monetti& Associati offre, in tutta Italia, a tutti coloro che hanno sottoscritto dal marzo 2015 all’estate 2022 un contratto di mutuo a tasso variabile con clausola Floor, una consulenza al fine di poter valutare se sussistono i presupposti per contestare la clausola e richiedere la restituzione degli interessi addizionali illegittimamente pagati.
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avv.Marco Monetti